A.S.D. Uisport 2000
Uisport 2000 Stadio San Paolo
logo associazione
Vai ai contenuti







Prenota Lezione di Prova

IL KATA ALLENA LA MENTE MA ANCHE IL CORPO

www.uisport2000.it
Pubblicato da in Arti marziali · 2 Gennaio 2022
Almeno nel karate si parla tanto e spesso dei kata. Kata si, kata no. Servono, non servono.
 

Personalmente, in questo lungo e faticoso percorso ho constatato che, almeno per me, nello shotokan la pratica dei kata, per le sue posizioni e per il suo vigore, è uno degli stili più faticosi. Pur quando essi siano brevi, l’intensità che si richiede per una corretta esecuzione è molto alta.
 

Una delle cose che negli ultimi periodi ho avuto modo di esplorare è la capacità di mettere in correlazione la mente con il corpo. Questo può avvenire quando si è consolidato lo schema mentale e corporeo del kata. Quindi non si è più concentrati sullo schema, avendo superato tale stadio.
 

In molte discipline sportive (vedi anche il karate sportivo, nel combattimento) la gestualità è ridotta all’osso e di conseguenza anche l’attività mnemonica. Cosa che nel karate “tradizionale”, proprio perché si studiano e si allenano molti kata, la gestualità corporea e mentale è messa a dura prova.
 

Come il principio dello yang e dello yin, lo scambio di attività tra la mente è il corpo è continuo. Creando di fatto una circolarità tra il duro e il morbido, tra contrazione e decontrazione.
 

Se si riflette attentamente, lo studio con le sue materie, iniziando dalle scuole primarie, è solo l’attività cerebrale che è attiva, mentre il corpo resta fermo. Quindi lo studio e l’allena-mente dei kata in tutte le fasce di età aiuta quel processo di rigenerazione fisica che mentale.
 

Credo che il continuo allenamento dei kata faciliti l’apprendimento in ambito scolastico e rafforza la prestazione della mente anche in ambito lavorativo, dove si richiede capacità elaborative.
 

In questo continuo scambio, avvengono ulteriori processi di adattamento corporei quali: postura, coordinazione, respirazione, forza, rapidità, riflessi, comprensione delle tecniche e sopra tutto la scoperta di sé stessi e dei propri limiti.
 

Infatti, come diceva il Maestro Gichin Funakoshi, il karate non si pratica solo nel dojo (palestra) ma, in agni ambito della propria vita sociale e che i kata vanno allenati tutti i giorni, affinché questo continuo scambio tra la mente e il corpo non vada sciamando per poi essere perduto.



Copyright Uisport Stadio San Paolo 2019
Torna ai contenuti